Tempa Rossa, la Regione Basilicata blocca l’avvio dell’estrazione di petrolio
La Regione Basilicata ha diffidato la Total a mettere in funzione “anche in forma di prova temporanea” il centro petrolifero di Tempa Rossa. La decisione è stata resa nota dall’assessore all’Ambiente ed Energia della Regione Basilicata, Francesco Pietrantuono.
L’azienda, nei primi giorni di settembre aveva dato il via alle prove funzionali della piattaforma estrattiva senza aver ottemperato ad alcuni obblighi contenuti negli atti di autorizzazione ministeriale, in particolare – si legge nella nota – manca il piano di monitoraggio dell’impianto, oggetto di accordo in corso di definizione, e il piano di emergenza esterno. “Le prove sono necessarie prima dell’entrata in attività completa dell’impianto, ma non possono avvenire prima che tutti gli atti siano concordati e approvati”, ha precisato l’assessore Pietrantuono.
La diffida alla Total è stata notificata “per la mancata ottemperanza alle prescrizioni riportate nella Dgr di autorizzazione n.1888/2011 e nell’allegato 1 della Delibera Cipe n.18/2012 che comportano l’impossibilità di avviare le attività di estrazione”.
Cosa è Tempa Rossa
Tempa Rossa è un giacimento petrolifero situato nell’alta valle del Sauro, nel cuore della regione Basilicata, nel sud Italia. Il progetto si estende sul territorio del Comune di Corleto Perticara e in quello di Gorgoglione in provincia di Potenza.
A regime l’impianto, secondo quanto riporta Total che è proprietaria del giacimento, avrà una capacità produttiva giornaliera di circa 50mila barili di petrolio, 230.000 m³ di gas naturale, 240 tonnellate di GPL e 80 tonnellate di zolfo.
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Fonte: Lifegate
Data: Settembre 2018
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