Benvenuti in Scandinavia, dove il volo civile coi biocarburanti è già realtà
Volare, viaggiare in aereo, è sempre più parte indispensabile della nostra libertà. Ma i jet inquinano e gli obiettivi di riduzione delle emissioni posti dal recente vertice sul clima di Parigi sono vincolanti. Allora ecco che, guarda caso in Scandinavia, il futuro del volo civile pulito è già comunicato. Dal 23 gennaio, tutti gli aerei passeggeri che fanno scalo a Gardermoen, il più importante degli aeroporti di Oslo, possono fare il pieno con ‘bio-kerosene’. O meglio con carburante per aerei biologico, non derivato dalla raffinazione del petrolio. Benvenuti a bordo degli aerei non inquinanti: nel grande Nord il futuro del volo ambientalista è già cominciato.
Il passeggero non se ne accorge, oggi a Gardermoen, dove arriva di solito con un treno ad alta velocità spinto da energie rinnovabili, o con taxi che spesso sono vetture elettriche, come Tesla o Nissan Leaf, o ibride. Non se ne accorge perché sale a bordo di aerei normali: gli ultimi modelli Airbus, Boeing, Embraer e Bombardier (i principali produttori di velivoli civili nel mondo globale) non richiedono modifiche. Il primo jet a fare il pieno col ‘bio-kerosenè di Gardermoen è stato un Airbus 320 della Lufthansa, l’aereo più diffuso nella flotta della compagnia aerea tedesca. Altre compagnie di Star Alliance (il gruppo che fa capo a Lufthansa), dalla Sas scandinava alla Austrian, si sono associate all’iniziativa. E con lo stesso entusiasmo, vi si è unita da subito la Klm olandese, proprietà di Air France, con la sua vasta rete di medio e lungo raggio. I carburanti biologici vengono immagazzinati a Gardermoen negli stessi grandi serbatoi sotterranei che finora erano destinati ai carburanti tradizionali.
L’iniziativa è stata lanciata da Avinor, la società che gestisce gli aeroporti norvegesi, dalla Skynrg, azienda specializzata nello studio e produzione di carburanti biologici, e da Air Bp che fornisce il carburante. Avinor e Air Bp hanno concordato la fornitura di almeno 1,25 milioni di litri, ed entrambe, in sinergia con la Iata (l’associazione internazionale del traffico aereo) vogliono promuovere la diffusione del bio-kerosene ovunque nel mondo. La Iata si è posta l’obiettivo di dimezzare le emissioni dell’aviazione civile entro il 2050.
L’iniziativa parte dalla Scandinavia, dove le due principali economie (Svezia e Norvegia), per volontà politica sono da tempo più avanti nel resto del mondo nella lotta alle emissioni e nella diffusione di biocarburanti e propulsioni basate sulle energie rinnovabili. Sono politiche condivise a livello bipartisan da partiti di centrosinistra, come la storica socialdemocrazia al potere a Stoccolma, e da conservatori democratici come quelli al potere in Norvegia o che in Svezia avevano composto l’esecutivo precedente le elezioni politiche del settembre scorso. E sono un mix di legislazione e incentivi.
La Norvegia, in percentuale sul totale delle auto vendute, è già oggi il mercato più dinamico delle auto elettriche, 11 per cento del totale. L’incentivo a chi le acquista, a seconda del prezzo del modello, equivale a cinquemila-diecimila euro. Risultato: a settembre 2015 l’auto più venduta è stata la Tesla, il mese dopo la Nissan Leaf. Se hai un’auto elettrica puoi fare il pieno gratis attaccando la ‘spinà alle diffusissime colonnine pubbliche, paghi poco più di zero tassa di circolazione, assicurazione, pedaggi, puoi usare le corsie preferenziali dei bus.
Politica ambiziosissima, per il volo e il traffico terrestre, anche in Svezia, storicamente il paese-guida del nord, che la potentissima ministro degli Esteri Margot Wallstroem ama definire “superpotenza col cuore”. Obiettivo: emissioni neutrali entro il 2050 nonostante l’altissima industrializzazione; riforestazione; uso dell’energia elettrica dalle rinnovabili per le ferrovie; incentivi a chi offre auto a biocarburante (sono il 25 per cento del totale); flotte di autobus a biocarburante ibridi made in Sweden della nuova generazione. Nei biocarburanti per l’aviazione, ricercatori e produttori scandinavi sono i più avanti al mondo insieme ai colleghi-concorrenti Usa e israeliani. Un giorno, voleranno a biocarburante anche i modernissimi caccia bisonici Saab 39 Gripen dell’aviazione reale svedese, punta di lancia della difesa del Grande Nord. Scusate se è poco.
Fonte: La Repubblica
Data: Febbraio 2016
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